Nessuna "idea precisa" su cosa abbia
provocato il crollo del cavalcavia nel tratto di autostrada A14
tra Loreto e Ancona il 9 marzo 2017. "Sono un architetto non un
ingegnere strutturista". Così davanti alla Commissione Infortuni
sul lavoro del Senato l'architetto Francesco D'Altiero,
coordinatore dell'esecuzione dei lavori del cantiere interessato
dal crollo, avvenuto mentre gli operai stavano sollevando la
campata del ponte con dei martinetti (sostegni temporanei), non
dà risposte precise, trincerandosi dietro "io non c'ero al
momento del cedimento". L'unico appunto fatto, stando alle
parole dell'architetto sarebbe stato quello della "nastratura
sui cavi elettrici della centralina, nastri che avevano bisogno
di manutenzione". Perché spiega D'Altiero "in cantiere non sono
ammesse nastrature". La centralina di cui si parla è proprio
quella che serve per il sollevamento dell'impalcato. Nel crollo
sono morte due persone, e tre operai sono rimasti feriti.
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