I giovani scafisti costretti dalle
organizzazioni criminali a fare da 'driver' a natanti carichi di
migranti agiscono sotto stato di necessità, per questo non è
configurabile per loro il reato di favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina. E' la linea della Procura di
Catania, contenuta in una circolare del procuratore Carmelo
Zuccaro, illustrata dal magistrato durante la sua audizione a
Palazzo San Macuto davanti la commissione Schengen. La decisione
fa seguito anche a pronunce del Tribunale del riesame.
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