Investì con l'auto un
uomo che camminava sul ciglio della strada, il quale morì sul
colpo, ma non era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Inoltre nel causare l'investimento ci fu un concorso di colpa
perché la vittima camminava al buio sul ciglio della strada
nello stesso senso di marcia dell'autovettura che la investì e
non, come dice la legge, nel senso opposto, qualora non vi siano
banchine o marciapiedi. L'investitore procedeva invece a
velocità superiore ai 50 chilometri orari previsti dalla legge.
E' quanto ha stabilito il gup del tribunale di Foggia Elena
Carusillo, in relazione ad un investimento mortale che si è
verificato il 24 giugno 2016, lungo la sp 141 che collega
Zapponeta a Manfredonia, nel Foggiano. La sentenza, riferisce il
difensore dell'automobilista, l'avvocato Michele Cianci,
chiarisce che l'investitore, Pasquale Vurro, non era sotto
l'effetto di stupefacenti. Il gup lo ha condannato ad otto mesi
per omicidio colposo con sospensione della pena.
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