Cala, e non di poco, nell'opinione
pubblica l'allarme sul fenomeno del femminicidio, sebbene la
cronaca segnali continuamente nuovi casi, non ultimo oggi quello
di Parma. A distanza di un anno, la percentuale di italiani che
avverte come un'emergenza l'uccisione o la violenza contro le
donne da parte dei partner è scesa di dieci punti, dall'82% al
72%. A lanciare l'allarme sul rischio di assuefazione è
l'istituto Swg. Il calo coinvolge, in particolare, gli uomini
(la percezione dell'emergenza è scesa dal 75% al 65%), i giovani
(tra i Millennials il livello di allarme si ferma al 59%) e i
residenti nel Nord, ovvero proprio nell'area in cui si è
registrato il 53% dei femminicidi nel 2016. Per fortuna continua
a resistere l'assoluta ingiustificabilità della violenza sulle
donne (85%), anche se qualche distinguo fa capolino, con i
giovani maggiormente giustificazionisti e una quota minoritaria
di uomini (7%) che rintraccia nella paura di essere lasciato un
motivo accettabile di discolpa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA