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Femminicidio: nell'opinione pubblica cala l'allarme

Femminicidio: nell'opinione pubblica cala l'allarme

Nel 2015 era avvertito come emergenza dall'82%, oggi dal 72%

ROMA, 29 gennaio 2017, 09:25

Redazione ANSA

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Inaugurazione mostra 'Wall of Dolls ' sul femminicidio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Inaugurazione mostra  'Wall of Dolls ' sul femminicidio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Inaugurazione mostra 'Wall of Dolls ' sul femminicidio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cala, e non di poco, nell'opinione pubblica l'allarme sociale sul fenomeno del femminicidio, sebbene la cronaca segnali continuamente nuovi casi, non ultimo oggi quello di Parma. A distanza di un anno circa, la percentuale di italiani che avverte come un'emergenza l'uccisione o la violenza contro le donne da parte dei partner è scesa di dieci punti, dall'82% al 72%. A lanciare l'allarme sul 'raffreddamento' degli italiani nei confronti di questa barbarie è l'istituto Swg, che ha realizzato una rilevazione tra il 16 e il 18 gennaio 2017 su un campione di 1.500 persone.

Il calo coinvolge, in particolare, gli uomini (la percezione dell'emergenza è scesa dal 75% al 65%), i giovani (tra i Millennials, ossia la fascia 18-24 anni, il livello di allarme si ferma al 59%) e i residenti nel Nord, ovvero proprio nell'area in cui si è registrato il 53% dei femminicidi nel 2016. Swg ricorda che negli ultimi dieci anni sono oltre 1.250 le donne uccise dalla mano del proprio uomo, quasi 3 milioni e mezzo quelle che dichiarano di aver subito nella loro vita forme di stalking. A fronte di un fenomeno che non accenna a diminuire, anzi trova nel web e nelle nuove tecnologie un ampliamento delle forme di violenza e imbarbarimento, l'allarme sociale cala vistosamente.

Per fortuna continua a resistere l'assoluta ingiustificabilità della violenza sulle donne (85%), anche se qualche distinguo fa capolino, con i giovani maggiormente giustificazionisti e una quota minoritaria di uomini (7%) che rintraccia nella paura di essere lasciato un motivo accettabile di discolpa. Nell'opinione pubblica nazionale la riflessione sulle cause dei femminicidi è ancorata a più fattori: per la maggioranza dell'universo maschile il degrado sociale e personale (61%) è la causa principale; per l'universo femminile, invece, il degrado ha un peso minore (44%) mentre appare più d'impatto la difficoltà degli uomini ad accettare la crescente emancipazione femminile (41% contro 34%). Quanto ai provvedimenti che andrebbero presi per affrontare il problema, il 55% propone pene più severe per i clienti' e, a pari merito, insegnare ai giovani il rispetto reciproco; il 29% chiede di rafforzare le leggi già esistenti, il 21% di creare centri antiviolenza e case protette, il 20% di aumentare il controllo e la protezione da parte della polizia e il 19% di creare un numero verde per le donne che cercano aiuto. 
   

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