Dio tocchi "il cuore degli uomini e
delle donne delle diverse mafie, affinché si fermino, smettano
di fare il male, si convertano e cambino vita. Il denaro degli
affari sporchi e dei delitti mafiosi è denaro insanguinato e
produce un potere iniquo". Lo denuncia il Papa nella udienza ai
membri della Direzione antimafia e antiterrorismo, ricordando a
magistrati, cittadini e società, che la mafia, "quale
espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da
combattere" e "si oppone al Vangelo". Ha anche fatto appello
alla lotta contro tratta e "contrabbando di migranti". "Sono
consapevole - ha detto il Papa - del fatto che il lavoro che voi
svolgete comporta anche il rischio della vita, questo lo so - ha
aggiunto - e so i rischi di altri pericoli per voi e per le
vostre famiglie. Il modo mafioso di agire fa queste cose". Per
questo contrastarlo, ha aggiunto, "richiede un supplemento di
passione, di senso del dovere e di forza d'animo. E anche da
parte nostra" un supplemento "di sostegno".
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