Non solo Meriem Rehaily, in Siria
a combattere nel Califfato potrebbe esserci un'altra ragazza
magrebina partita dal Veneto: la tunisina Sonia Khediri,
che fino al 2014 abitava con la famiglia a Onè di Fonte
(Treviso), ed era sparita nel nulla, minorenne, dopo aver preso
un aereo per la Turchia. L'ipotesi di una seconda jihadista
'veneta' in Siria è presa sul serio dagli investigatori
della Procura antiterrorismo di Venezia, ed emerge dalle
intercettazioni e le informative dei Ros finite nel fascicolo
d'inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio per terrorismo
di Meriem, marocchina 21enne allontanatasi da casa nel padovano
nel luglio del 2015, per raccogliere il richiamo del jihad. Da
allora le sue telefonate a casa sono state monitorate dagli
investigatori. In una di esse, nel gennaio 2016, il padre le
chiede se avesse più sentito l'amica tunisina che l'aveva
contattata: "Non l'ho ancora vista. E' del Veneto comunque..."
risponde Meriem, chiedendo di non dire a nessuno di questa
conversazione.
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