Per la seconda volta in una decina di
giorni i carabinieri della compagnia di Vigevano (Pavia) hanno
scoperto in Lomellina un sofisticato impianto per sottrarre
gasolio dagli oleodotti, nel primo caso ai danni della condotta
Eni Sannazzaro-Rho, adesso a quella della Sarpom tra Trecate
(Novara) e Casale Monferrato (Alessandria). Dopo la
realizzazione di un innesto abusivo, un tubo interrato di due
chilometri portava il carburante rubato a un capannone dismesso
nella zona industriale di Castello d'Agogna, dove era stata
allestita la centrale: serbatoi "a materassino" capaci di
contenere 50 mila litri e un sofisticato sistema di telecamere
per sorvegliare la zona. Al momento dell'irruzione, mercoledì, è
stato trovato un cittadino lettone di 27 anni, arrestato in
flagranza e oggi condannato per direttissima a 8 mesi. Il
giudice ha confermato per lui la custodia in carcere. Anche nel
primo caso erano stati identificati e denunciati due uomini
originari dell'Est, un lettone di 37 anni e un ucraino di 54.
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