"Il Natale - ha detto il Papa
all'Angelus recitato dallo studio su piazza San Pietro davanti a
circa cinquemila persone - è un giorno di grande gioia anche
esteriore, ma è soprattutto un avvenimento religioso per cui è
necessaria una preparazione spirituale". Occorre "un cambiamento
della nostra vita, cioè una conversione": "si tratta di lasciare
le strade, comode ma fuorvianti, degli idoli di questo mondo: il
successo a tutti i costi, il potere a scapito dei più deboli, la
sete di ricchezze, il piacere a qualsiasi prezzo. Si tratta di
lasciare questi atteggiamenti che sono del diavolo, - ha
aggiunto - e di aprire invece la strada al Signore che viene:
Egli non toglie la nostra libertà, ma ci dona la vera felicità.
Con la nascita di Gesù a Betlemme, è Dio stesso che prende
dimora in mezzo a noi per liberarci dall'egoismo, dal peccato e
dalla corruzione". Il Regno di Dio, ha ricordato, non riguarda
solo l'aldilà, dobbiamo viverlo nel presente, "stabilendo la
signoria di Dio sulla nostra storia".
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