L'altare allestito sotto la "Madonnina
dei portuali" collocata nella sala chiamata con le foto dei
caduti sul lavoro, e poi un pranzo in mensa, con i lavoratori a
base di "Zimino e trippe, come ogni giovedì", spiega il console
di Compagnia Unica, Antonio Benvenuti. L'arcivescovo si lascia
andare a frasi in genovese. "Tou li u biundu" dice rivolto al
vice console, e poi gli abbracci con i portuali, qualche battuta
carica di ricordi con i più anziani. Una funzione che i portuali
della Compagnia Unica avevano chiesto all'arcivescovo, per
ricordare le persone cadute sul lavoro, e per pregare per un
porto che, ancora, vive momenti di crisi. L'arcivescovo affronta
i temi del lavoro e dei collegamenti. "Speriamo che i lavori per
il Terzo Valico procedano con la massima rapidità perché è lo
sbocco del porto di Genova verso il Nord Italia ed il Nord
Europa. Se il porto trova degli sbocchi commerciali sicuramente
rinascerà". Molti i portuali che hanno partecipato alla funzione
e al pranzo.
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