(di Valeria Robecco)
Per l'ennesima volta, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si spacca sulla Siria, e non riesce a trovare l'unità nonostante i ripetuti appelli del segretario generale Ban Ki-moon e dell'inviato speciale Staffan de Mistura. I Quindici membri hanno votato due bozze di risoluzione rivali, bocciandole entrambe. La Russia ha posto il veto (il quinto in cinque anni) al testo francese, che chiedeva l'attuazione immediata del cessate il fuoco, lo stop ai bombardamenti aerei ad Aleppo, e l'immediato accesso umanitario nelle aree assediate della città.
Oltre ad un meccanismo di monitoraggio della tregua sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Il documento, co-sponsorizzato da 40 Paesi, tra cui l'Italia, ha ottenuto 11 voti a favore, 2 contrari (il veto della Russia e il no del Venezuela), e 2 astensioni (Cina e Angola). La bozza di risoluzione di Mosca, invece, era simile, ma non includeva lo stop agli attacchi aerei su Aleppo, ed ha ottenuto soltanto 4 voti a favore (Russia, Cina, Egitto e Venezuela), non raggiungendo la maggioranza. Le astensioni sono state 2 (Angola e Uruguay), e 9 i contrari (tra cui Usa, Francia e Gran Bretagna). "Se non facciamo qualcosa, Aleppo sarà presto in rovina e rimarrà nella storia come la città dove gli abitanti sono stati abbandonati ai loro carnefici", ha detto il ministro degli esteri francese, Jean-Marc Ayrault, presente in Consiglio di sicurezza. "Bashar al Assad non sta combattendo il terrorismo, lo sta alimentando - ha aggiunto - Se la comunità internazionale non si sveglia, condivideremo la responsabilità per quello che sta accadendo ad Aleppo". Durissimo anche l'ambasciatore britannico Matthew Rycroft, secondo cui il veto russo ancora una volta "denigra la credibilità del Consiglio di Sicurezza agli occhi del mondo". "La Russia può porre il veto in Cds, ma non può porre il veto alla verità di cui è responsabile", ha commentato la delegata americana, Samantha Power, rappresentata alla riunione dal suo numero due.
Prima della riunione, l'ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro, Vitaly Churkin, aveva affermato: "Oggi votiamo due bozze di risoluzione sulla Siria, e sappiamo che nessuna verrà adottata. Questa perdita di tempo è inaccettabile".
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