"Ho un rapporto epistolare con uno
della banda della Uno Bianca. Ho capito che il perdono è un
itinerario faticoso ma che bisogna cercare di coltivare: è
l'unica via umana che ci è concessa perché il male non distrugga
noi". E' quanto rivelato dall'Arcivescovo di Bologna, Matteo
Zuppi, nel corso di una intervista pubblica al 'Festival
Francescano'. Le parole, pronunciate ieri in Piazza Maggiore
sono riportata da Bologna Sette', inserto domenicale di
Avvenire.
Nella sua riflessione sul perdono, soprattutto "quando è
difficile, doloroso, privo di senso", la guida della Chiesa
bolognese ha toccato diversi punti passando dalla vicenda della
Uno Bianca a Ustica, dalla strage del 2 agosto alla Stazione di
Bologna a Nelson Mandela, da Vittorio Bachelet a San Francesco
d'Assisi, da Monte Sole al Mozambico.
"Il perdono - ha osservato Zuppi - non vuol dire cancellare
la giustizia. Il perdono vuole la giustizia e libera dall'odio e
dalla vendetta e per questo è ancora più forte. Il perdono
libera".
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