ROMA - "E' un grande risultato", quello raggiunto con la firma del testo condiviso sulla distribuzione dei medicinali sottoscritto da Federfarma con Ministero della Salute, Aifa, i rappresentanti dell'intera filiera - Farmindustria, AssoGenerici, Federfarma Servizi, Associazione Distributori Farmaceutici (ADF), Asso-RAM - e le Regioni Lazio e Lombardia. Ne è convinta Annarosa Racca, presidente di Federfarma, secondo cui il documento "rappresenta un importante passo in avanti per contrastare le temporanee indisponibilità di medicinali sul territorio causate dal fenomeno delle esportazioni parallele". Perché di fatto, aumenta i controlli e impone vincoli a coloro che effettuano queste attività. Quella delle esportazioni parallele è una pratica commerciale diffusa e legittima, prevista dalla normativa europea. E con questo accordo di coordinamento tra i vari soggetti della filiera si vuole "evitare che i cittadini restino sprovvisti di quei farmaci che, pur prodotti per il mercato italiano, finiscono sul mercato di altri paesi europei dove i prezzi dei farmaci sono più alti", spiega il presidente di Federfarma.
L'obiettivo è di aumentare i controlli, "imponendo dei vincoli a coloro che effettuano l'attività di esportazione parallela e impegna tutti gli operatori del settore a rispettare le regole vigenti, che tutelano il cittadino". "Questo accordo ha già migliorato la nostra carenza - spiega ancora Racca con soddisfazione -. Ora la farmacia manda una comunicazione alla regione, la regione la invia all'azienda produttrice e in contemporanea all'Aifa. E l'azienda è obbligata ad attivarsi immediatamente, facendo arrivare il farmaco entro 48 ore alla farmacia richiedente". "Vogliamo garantire l'accesso al farmaco in tutte le aree del paese. Anche se le regioni che fanno parte dell'accordo per il momento sono Lazio e Lombardia, presto ne arriveranno altre". Non solo, "vogliamo portare questo accordo in Europa - conclude Racca - e garantire lo stesso accesso al farmaco a tutti i paesi europei".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA