(ANSA)- TARANTO, 30 AGO - "Da una prima lettura le motivazioni
mi sembrano una apoteosi del verdetto di primo grado con la
sostanziale conferma a tutto tondo dell'impianto di quella
sentenza, in cui si riaffermano le argomentazioni giuridiche e
fattuali e ci si dilunga sulla cronaca processuale. Ma il
faldone va analizzato attentamente e non possiamo avventurarci
in giudizi affrettati". Così l'avv. Nicola Marseglia,che difende
Sabrina Misseri (condannata all'ergastolo, al pari di sua madre
Cosima Serrano) assieme al collega Franco Coppi, commenta le
motivazioni della sentenza d'appello depositate ieri- del
processo per l'omicidio di Sarah Scazzi,la 15enne di Avetrana
uccisa e gettata in un pozzo il 26/8/2010. Il dispositivo con le
otto condanne fu letto dalla Corte d'assise d'appello il 27
luglio 2015, 13 mesi fa. Il ritardo nel deposito delle
motivazioni è stato criticato dal collegio difensivo,
comportando anche una ispezione ministeriale.Uno dei 16 capitoli
delle motivazioni è dedicato a Michele Misseri e alla sue
ritrattazioni.
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