Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Amianto, interrogazione Di Maio a ministro Difesa

Amianto, interrogazione Di Maio a ministro Difesa

Ona: sentenza di condanna contro dicastero equipara a vittime terrorismo

12 luglio 2016, 06:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Luigi Di Maio ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro della Difesa in ordine "al mancato riconoscimento in favore degli ex dipendenti civili e miliari affetti da patologie asbesto-correlate e dei familiari di coloro che sono deceduti in seguito a patologie asbesto-correlate, in seguito all’attività di servizio, delle prestazioni riconosciute in favore delle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo", così come segnalato dall’Osservatorio nazionale amianto (Ona) e dal suo presidente Ezio Bonanni.

Il vicepresidente della Camera - rende noto l'Ona - ha chiesto “quali iniziativa di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per evitare che alle vittime del dovere per esposizione ad amianto, già riconosciute come tali, vengano negati i diritti previdenziali loro dovuti per effetto dell'equiparazione alle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo, tenendo conto del fatto che le vittime del dovere per ottenere il riconoscimento dei loro diritti al risarcimento dei danni hanno dovuto formalizzare la costituzione di parte civile nel processo penale pendente presso il tribunale di Padova a carico di alti ufficiali della Marina militare e in altri procedimenti; quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per evitare che le vittime del dovere, per ottenere le ulteriori prestazioni previdenziali e assistenziali loro dovute, siano costrette a intraprendere azione giudiziaria presso la competente magistratura del lavoro; se il Ministro interrogato non ritenga che le azioni giudiziarie intraprese dalle vittime dell'amianto tra i dipendenti civili e militari comporteranno un maggiore esborso in termini di spese legali dell'Avvocatura dello Stato e di amministrazione della giustizia, oltre che trasformarsi in un ulteriore calvario per le vittime e i loro familiari”.

Il Tribunale di Cagliari - rendo noto l'Ona - ha condannato il Ministero della Difesa a pagare in favore di tutti i familiari di un militare deceduto l’assegno vitalizio di 500 euro al mese, come previsto per le vittime del terrorismo; ovvero quasi il doppio rispetto all'importo che era già stato riconosciuto dal Ministero (pari a 258 euro circa) dovuto alle vittime del dovere.

"Il Capitano di Vascello del Genio Navale, Francesco Paolo Sorgente, - spiega l'Ona - è stato in servizio nella Marina Militare dal 12 marzo 1968 fino al 30 gennaio 2000, e nello svolgimento delle sue funzioni è stato professionalmente esposto a polveri e fibre di amianto che hanno determinato l’insorgenza del mesotelioma che ne ha provocato la morte il 25 gennaio 2009. La Marina Militare Italiana aveva già dovuto ammettere che il Capitano Sorgente è deceduto per via dell’amianto inalato in 32 anni di servizio e quindi lo aveva riconosciuto vittima del dovere, liquidando alla sua morte le prestazioni assistenziali in favore della vedova e dei figli. L’avvocato Ezio Bonanni, difensore della vedova e dei familiari, aveva però sostenuto che dovessero essere invece riconosciute le prestazioni dovute alle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. Infatti, il Capitano Sorgente risulta parte offesa anche nel procedimento penale pendente presso il Tribunale di Padova a carico di Alti Ufficiali imputati del reato di omicidio colposo. Processo nell'ambito del quale, i familiari sono costituiti parte civile e hanno ottenuto la citazione del Ministero della Difesa come responsabile civile. L’avvocato Ezio Bonanni ha quindi costituito in mora il Ministero della Difesa per ottenere l’integrale risarcimento dei danni, intraprendendo una ulteriore azione giudiziaria presso il Tribunale di Cagliari (luogo di residenza dei familiari del militare nel frattempo è deceduto) per ottenere la condanna del Ministero della Difesa all’erogazione delle maggiori prestazioni dovute per effetto dell’equiparazione alle vittime della criminalità organizzata e del terrorismo. Con una sentenza del 22 giugno 2016, il Tribunale di Cagliari ha accolto il ricorso, condannando il Ministero della Difesa a pagare in favore di tutti i familiari del militare deceduto l’assegno vitalizio di 500 euro al mese, accogliendo quindi la tesi giuridica sostenuta dall’Avv. Ezio Bonanni, secondo il quale le vittime dell’amianto sono a tutti gli effetti simili a quelle del terrorismo e della criminalità organizzata."

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza