Leonardo Viggiano, 24 anni, che
l'11 marzo sparò in testa all'ex amico Francesco Collini in un
circolo a S.Piero a Ponti (Firenze), è incapace di intendere e
di volere, quindi verrà scarcerato e trasferito a una clinica
per esser curato. Questi gli sviluppi emersi davanti al gip
Erminia Bagnoli che aveva incaricato lo psichiatra Rolando
Paterniti di una perizia. Secondo il perito, Viggiano nel
periodo dei fatti era affetto da un vizio totale di schizofrenia
e si trovava in una fase di "scompenso delirante-allucinatorio
associato a un disturbo da abuso di sostanze" stupefacenti, che
è stata concausa ma non causa dell'evento. "Il perito -
riferisce il difensore, avvocato Carlo Giugno - ha detto che non
è importante l'uso o meno di cocaina perché non c'è prova che
quel giorno l'abbia assunta". Viggiano, presente all'udienza, è
ritenuto "socialmente pericoloso" e il gip, revocando la misura
del carcere, ha stabilito che resti in clinica finché non
guarisce. All'udienza anche il padre di Collini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA