"Non è facile essere sindaco oggi.
Molti l'hanno ricordato anche nei giorni scorsi. Ma non è facile
neanche essere figlio di sindaco. Soprattutto se sei un
adolescente". Così su Facebook il sindaco di Forlì Davide Drei
si sfoga per il fatto che sia finito sui media la vicenda che ha
visto i suoi figli minorenni sorpresi da una pattuglia
'antidegrado' a imbrattare i muri.
"Ma è davanti alla Legge che non pensiamo poi che questo
figlio sia proprio uguale a tutti gli altri - ha aggiunto -.
Mica è un figlio come gli altri. È il figlio del sindaco!
L'onestà e la rettitudine mica devono essere solo requisiti del
sindaco, ma anche della sua discendenza. L'età non conta.
L'irrequietezza di quell'età non conta. La fatica di crescere
come tutti gli altri ragazzi, anche potendo sbagliare, non
conta. Almeno un sindaco la sua fatica l'ha scelta lui. Il
figlio di un sindaco, invece, nemmeno quella". Il parlamentare
forlivese Marco Di Maio (Pd) lamenta il mancato rispetto nella
vicenda della Carta di Treviso.
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