La pubblicazione delle motivazioni
con le quali il tribunale del riesame di Firenze, il 20 aprile
scorso, scarcerò dopo 21 giorni Fausta Bonino, l'infermiera
dell'ospedale di Piombino, accusata di aver causato la morte di
13 pazienti con 'bombe' di eparina, sono state accolte dalla
donna "con grande soddisfazione. Del resto già dall'ordine di
immediata scarcerazione era prevedibile una motivazione di
questo genere". E' quanto dice, due giorni dopo che il riesame
ha reso le motivazioni della decisione, il suo difensore,
l'avvocato Cesarina Barghini per la quale "ora è doverosa
l'archiviazione" per l'infermiera. "L'idea che esista un vero e
proprio killer penso che stia tramontando un po' per tutti", ha
concluso il legale.
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