Le polemiche italiane sullo Human
Technopole, il polo di ricerca voluto dal governo nell'ambito
del progetto post-Expo, e più in generale sui finanziamenti per
la ricerca, arrivano anche su Nature. Partendo dal documento
presentato in Senato dalla neuroscienziata Elena Cattaneo,
dell'Università di Milano, che attacca le modalità con cui è
stato determinato il finanziamento da 1,5 miliardi di euro per
il nuovo centro di ricerca, la rivista analizza l'attuale
dibattito sui fondi della ricerca italiani.
L'articolo, firmato da Alison Abbott, racconta del dibattito
italiano partendo dalle parole della senatrice a vita Cattaneo
secondo cui lo Human Technopole è stato concepito da un
ristretto numero di scienziati e che in un paese con una cronica
carenza di fondi per la ricerca non si possano concentrare così
tanti soldi per un solo progetto. "Farlo in questo modo, senza
discussione, mina l'etica della scienza", ha spiegato Cattaneo a
Nature. L'articolo cita anche le parole di Giovanni Bignami, ex
presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che
denuncia una mancata call per avere proposte dal mondo
scientifico, e di Giorgio Parisi, fisico dell'università
Sapienza di Roma, secondo cui "un investimento di questa portata
avrebbe dovuto coinvolgere tutta la comunità scientifica".
Attacchi che secondo Roberto Cingolani, definito l'architetto di
Human Technopole, sono "interamente politici".
Ma del Technopole, spiega Nature, ci sono anche sostenitori,
come Emilio Bizzi, dell'Istituto di Tecnologia del Massachusetts
(Mit) che spiega che come non ci sia "niente di inusuale per un
governo dettare politiche scientifiche".
L'articolo aggiunge che il dibattito, che si è esteso anche
sulla presunta mancata trasparenza della gestione dei fondi
dell'Istituto Italiano di Tecnologia diretto da Cingolani, abbia
alimentato la nascita di tante nuove proposte dal basso sulla
gestione dei fondi. L'articolo conclude sottolineando inoltre
come l'Italia siano uno dei pochi paesi europei a non avere una
Agenzia nazionale per la ricerca sulla cui necessità si sono
fatte sentire già molte voci.
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