Con la notifica degli avvisi di
fine indagine a quindici attivisti di collettivi, la Procura di
Bologna ha rapidamente chiuso l'inchiesta sulle due aggressioni
alle guardie giurate che si occupano della sorveglianza dei
locali dell'università.
Il primo episodio è dell'8 marzo e il Pm Antonella
Scandellari contesta a 11 persone la resistenza a pubblico
ufficiale per aver impedito a due dipendenti di una coop di
vigilanza privata l'accesso agli uffici, a una anche il lancio
di uova. Nella seconda aggressione, il 20 aprile, sono coinvolti
otto antagonisti, tra cui quattro presenti anche nella prima.
L'accusa è sempre resistenza e in un caso anche lesioni, per la
spinta con cui una guardia giurata è stata gettata a terra: per
gli effetti della caduta, ha avuto una prognosi di sette giorni.
I due blitz fanno parte delle recenti proteste in ateneo, da
parte dei gruppi che hanno contestato tra l'altro il professor
Angelo Panebianco, e ieri il leader della Lega Nord Matteo
Salvini.
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