"L'ultimo anno è stato tranquillo, il più calmo degli ultimi 10. Invece questi due ultimi giorni, con la minaccia che viene da sottoterra, sono stati molto movimentati. A breve distanza da noi sono schierati in buon ordine gli uomini di Hamas. Non vi consiglio di procedere oltre".
Nei campi di uno dei kibbutz israeliani della frontiera sud, ad un tiro di schioppo da Gaza, l'ufficiale della Brigata Golani è gentile ma perentorio con i cronisti dell'ANSA: "Andando oltre potreste essere raggiunti dai colpi dei mortai". Gli incidenti attuali - a quanto pare - sono da collegarsi all'accresciuta attività del Genio militare di Israele per localizzare e neutralizzare i tunnel di Hamas. "Siamo pronti a tutte le evenienze. In passato Hamas ha saputo preparare anche tunnel esplosivi. Il nostro incarico immediato - insiste con i cronisti - è di proteggere i kibbutz vicini e di consentire loro una vita normale".
Su i due tunnel scoperti in questi giorni l'ufficiale non vuole pronunciarsi, ma ha ricavato l'impressione che "quelli di Hamas fanno sul serio. Sono un'organizzazione che ha appreso dall'esperienza passata, che ha sfruttato il periodo di calma per rafforzarsi. Di conseguenza non possiamo abbassare la guardia". Finora gli incidenti sono stati di portata contenuta "e anche le nostre reazioni - precisa l'ufficiale - sono state molto misurate ma la situazione resta esplosiva". Mentre nella zona si sono susseguiti gli incidenti, Israele era oggi a lutto nella Giorno della Shoah. "I nazisti volevano eliminare il popolo ebraico. Mia moglie ed io abbiamo tre figli e vorremmo averne altri. Questa - conclude l'ufficiale - è la nostra risposta, il nostro codice morale personale".
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