I pm della Procura di Roma hanno
ascoltato i genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore
ucciso in Egitto, ed anche alcuni suoi amici. Nel corso del
colloquio con il pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo in
cui si procede per omicidio, il papà e la mamma di Giulio
avrebbero riferito che il figlio non aveva mai fatto cenno a
rischi imminenti per la propria incolumità, ma che era
consapevole di trovarsi in una realtà difficile dal punto vista
politico soprattutto nei giorni in cui cadeva l'anniversario
della rivoluzione di piazza Tahir. Obiettivo degli inquirenti,
che hanno svolto un lungo vertice in Procura, è ricostruire la
rete di rapporti che Regeni aveva costruito sia in Italia che in
Egitto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA