Il comandante della polizia
municipale di Bagnara Calabra Raimondo Cacciola, la moglie
Giuseppina Luppino, anche lei vigile urbano, ed un altro
appartenente al Corpo, Pasquale Clemente, sono stati arrestati
dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria con
l'accusa, a vario titolo, di favoreggiamento reale e personale,
omissione e abuso d'ufficio e danneggiamento. Secondo l'accusa,
i tre, per anni, non avrebbero dato seguito a denunce presentate
da cittadini. Nell'inchiesta, coordinata dal pm di Reggio
Antonio Cristillo, sono coinvolte altre 12 persone indagate in
stato di libertà, fra cui l'ex comandante dei vigili Giuseppe
Bellantone, arrestato nel 2013 in un'altra inchiesta per
corruzione, tentato peculato e falso, ed un sacerdote, don Santo
Donato, che avrebbe fatto realizzare un centro senza avere
autorizzazioni. In esecuzione dell'ordinanza del gip Karen
Catalano, Cacciola è stato portato in carcere, mentre la moglie
e l'altro vigili sono stati condotti ai domiciliari.
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