L'assalto al cantiere della
Torino-Lione fu un atto "pericoloso" ma senza le caratteristiche
del terrorismo perché i No Tav non volevano far male a operai e
forze dell'ordine. Si trattò di terrorismo più che altro
"psicologico". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della
sentenza con cui ha respinto il ricorso della Procura di Torino
che chiedeva la configurazione dell'accusa di terrorismo per tre
No Tav che tra il 13 e il 14 maggio 2013 parteciparono
all'assalto di Chiomonte.
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