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Pedofilia: ex nunzio Wesolowski a giudizio, processo dall'11 luglio

Pedofilia: ex nunzio Wesolowski a giudizio, processo dall'11 luglio

Contestati i reati abusi sessuali su minori e detenzione di materiale pedopornografico

15 giugno 2015, 16:58

Redazione ANSA

ANSACheck

Wesolowski - RIPRODUZIONE RISERVATA

Wesolowski - RIPRODUZIONE RISERVATA
Wesolowski - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ex nunzio Wesolowski è stato rinviato a giudizio e la prima udienza si terrà l'11 luglio. I reati contestati sono detenzione di materiale pedopornografico per quando era tornato a Roma dopo il 2013, e abusi sessuali sui minori per quando era a Santo Domingo.

Padre Federico Lombardi ha riferito che il presidente del Tribunale ha disposto il rinvio a giudizio per l'ex nunzio nella Repubblica Dominicana, il polacco mons. Wesolowski, già condannato in un processo canonico, e attualmente agli arresti domiciliari in Vaticano. Il portavoce ha informato che l'ex nunzio ha subito due interrogatori (di uno si era avuta notizia, ndr) e che il rinvio a giudizio è stato chiesto "dall'ufficio del Promotore di giustizia, cioè dal titolare e dai due sostituti: tutti gli atti - ha sottolineato il portavoce - vengono firmati insieme dai tre". "Vista la data - ha precisato padre Lombardi - non c'è da aspettarsi grandi dibattiti o sentenze", (il Tribunale chiude per la pausa estiva da metà agosto al 20 settembre, ndr), "ma - ha rimarcato il portavoce - è un avvio effettivo del processo, manifesta la volontà di procedere, è una partenza effettiva". I giudici vaticani hanno dunque ritenuto che ci siano motivi sufficienti per rinviare a giudizio l'ex nunzio. Per i reati di detenzione di materiale pedopornografico "per il periodo trascorso a Roma", i giudici si basano su inchieste in Vaticano, mentre per gli abusi sessuali sui minori commessi a Santo Domingo, "l'accusa - spiega il Vaticano - si basa sul materiale probatorio trasmesso dall'Autorità giudiziaria di Santo Domingo". Per l'inchiesta e "il definitivo accertamento dei fatti", i giudici, ha spiegato padre Lombardi, non escludono "eventuali forme di cooperazione giudiziaria internazionale". Il portavoce ha ricordato che nel 2014 il Procuratore generale di Santo Domingo era venuto in Vaticano per incontrare i giudici, aveva fatto una dichiarazione sul caso Wesolowski, e che in quella occasione si era parlato della eventualità di una rogatoria internazionale per acquisire ulteriori elementi". L'ex nunzio, come noto, ha già subito una condanna canonica, contro la quale ha presentato appello. Dalla formulazione del rinvio a giudizio, sembra che Wesolowski sia inquisito in base al codice penale della Santa Sede, alla legge del 2008 sulle Fonti del diritto che sanziona i comportamenti gravi contrari alla religione e alla morale.

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