I disturbi alimentari sono sempre di
più, colpiscono sempre prima, con bambine e bambini che già a 8
anni manifestano i segnali predittivi, difficili da incanalare
nelle 'vecchie' categorie e quindi da diagnosticare. L'allarme
viene dal Congresso della Società Italiana di Pediatria.
A rilevare l'esordio sempre più precoce è stata, insieme ad
altri studi, anche una Ricerca del ministero della Salute su
1.380 preadolescenti e adolescenti. Già a 8 anni sono state
trovate anoressia e bulimia, insieme a disordini alimentari più
difficili da interpretare, come la disfagia, cioè la difficoltà
a deglutire o l'alimentazione selettiva passando per il food
avoidance emotional disorder (disturbo emotivo da rifiuto del
cibo). In totale, sottolinea la Sip, sono circa due milioni gli
adolescenti con qualche disturbi. Le quattro domande 'spia' che
il pediatra dovrebbe fare, in grado di far diagnosticare i
disturbi precocemente, sono 'ritieni che dovresti metterti a
dieta', 'quante diete hai fatto nell'ultimo anno', 'ti senti
insoddisfatto del peso del tuo corpo', 'Il peso influenza l'idea
che hai di te stesso'. I genitori invece dovrebbero stare
attenti a cambi di comportamento improvvisi dei figli, come un
repentino isolamento. "Il pediatra ha il grande ruolo di
sentinella - spiega il presidente della Sip Giovanni Corsello -
mentre poi una volta individuato il problema c'è bisogno di un
intervento interdisciplinare, dal neuropsichiatra al
nutrizionista".
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