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Omicidio stradale, arriva la revoca della patente per 30 anni

Omicidio stradale, arriva la revoca della patente per 30 anni

18 maggio 2015, 10:43

Simonetta Dezi

ANSACheck

Omicidio stradale, arriva la revoca della patente per 30 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Omicidio stradale, arriva la revoca della patente per 30 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Omicidio stradale, arriva la revoca della patente per 30 anni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non e' l'ergastolo della patente ma poco ci manca. Il pirata della strada che provoca la morte di una persona rischia la revoca della patente, anche quella nautica, fino a 30 anni, se ha l'aggravante di essere in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti e aver superato i limiti di velocita'. Il ddl sugli omicidi stradali cambia con un emendamento depositato in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd). Si tratta della terza modifica dell'articolo 6, quello che prevedeva appunto il cosiddetto ergastolo della patente, trasformato poi in sospensione da 5 a 12 anni e oggi sostituito per intero con l'introduzione della revoca. In questo modo dovrebbero essere superati i dubbi di costituzionalita' che erano stati avanzati nei giorni scorsi al testo precedente. Ora, con il nuovo testo, dopo la revoca della patente e al termine del periodo previsto dalla legge (da un minimo di 4 a un massimo di 30 anni), sara' possibile sostenere nuovamente gli esami necessari per conseguirla di nuovo.

Ecco le altre pene contenute nell'emendamento: per chi al volante provoca la morte di una persona la revoca della patente sara' di 12 anni se non ci sono aggravanti. Termine elevato a 20 anni nel caso in cui il conducente sia stato in precedenza condannato per aver guidato in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe o aver guidato un'imbarcazione senza avere conseguito l'abilitazione. Per chi invece causa lesioni a terzi la revoca e' di 4 anni che diventano 8 se il pirata e' stato in precedenza condannato per aver guidato in stato di ebbrezza o aver guidato un'imbarcazione senza avere conseguito l'abilitazione. Sara' invece di 10 anni se l'interessato si trova alla guida in stato di ebbrezza alcoolica o di alterazioni per sostanze stupefacenti e abbia anche violato i limiti di velocita'.

In attesa processo patente sospesa 5 anni - Sospensione immediata della patente per cinque anni se in un incidente stradale o nautico ci sono vittime o feriti, in attesa degli esiti del processo fino all'ultimo grado di giudizio. Sara' poi il giudice a stabilire se la patente verra' revocata e per quanto tempo. "Ai tempi stabiliti per la revoca - spiega il relatore - ho pensato di aggiungere anche il tempo di svolgimento dell'intero processo, durante il quale la patente resta sospesa. Cosi' ho presentato un subemendamento che aumenta sino a 5 anni il tempo di sospensione della patente". Cucca tiene a precisare che "parlare di ergastolo della patente e' sbagliato e fuorviante, oltre che incostituzionale". "Tutto - aggiunge - verte intorno al periodo durante il quale l'interessato non puo' svolgere l'esame per conseguire di nuovo la patente di guida".

Asaps: chiarezza nel ddl sui limiti velocita' - L'emendamento del senatore Giuseppe Cucca "va letto bene e con attenzione perche' - come riportano le agenzie - per far scattare la revoca della patente per 30 anni 'il reo pero' dovra' anche essere in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti e aver superato i limiti di velocita''. Quella 'e' (congiunzione) ci dice che l'omicida della strada oltre ad essere ubriaco o drogato deve avere superato anche i limiti di velocita'". Lo puntualizza Giordano Biserni, presidente Asap, associazione sostenitori amici polizia stradale, commentando l'emendamento al ddl sugli omicidi stradali depositato in commissione Giustizia del Senato dal relatore Giuseppe Cucca (Pd).

"Facciamo un esempio, se un ubriaco tampona con il camion ad 80 Km/h una macchina in autostrada e causa una o piu' vittime non ricadra' nel provvedimento di revoca patente per 30 anni perche' rispetta il limite? - si chiede Biserni - Stessa cosa se a 130 km/h un conducente inforca l'autostrada contromano o fa un salto di corsia e causa il decesso di una o piu' persone ma rispetta il limite?". E ancora: "Se il conducente di una macchina, ubriaco o drogato, su una statale mentre viaggia a 90 km/h travolge un ciclista (ma rispetta i limiti! ) niente revoca? E se viaggia a 50 km/h e ubriaco in centro abitato non vede un pedone sulle strisce e lo stendo secco, non va in revoca patente?". Per Biserni dunque "bisogna leggere da vicino gli emendamenti scritti per capire bene. Poi chi stabilira' se la sottile linea del limite di velocita' e' stata superata? Solo delle perizie ovviamente, con tutto quello che consegue. Forse sarebbe meglio parlare piu' genericamente di velocita' pericolosa e non di superamento dei limiti. Poi in questo contesto dell'omicidio stradale cosa ci azzecchino le misure sulla patente nautica che determineranno il rischio dell'apertura di una serie di contenziosi prevedibili sulla tipologia dei natanti e delle regole del mare, non si capisce bene. Ci attendiamo chiarezza". 

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