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E' morto l'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff

E' morto l'ex rabbino capo di Roma Elio Toaff

Avrebbe compiuto a fine aprile 100 anni

20 aprile 2015, 17:45

Foto Barchielli

ANSACheck

Renzi in Sinagoga per rendere omaggio alla comunità ebraica © ANSA/EPA

Renzi in Sinagoga per rendere omaggio alla comunità ebraica © ANSA/EPA
Renzi in Sinagoga per rendere omaggio alla comunità ebraica © ANSA/EPA

Addio a Elio Toaff, storico rabbino capo della comunità di Roma. Il Papa ha manifestato vicinanza al rabbino Di Segni e alla "intera comunità ebraica di Roma nel ricordo riconoscente" di Elio Toaff "uomo di pace e di dialogo, che accolse Giovanni Paolo II nella storica visita al Tempio Maggiore". "Sono in lutto con gli ebrei di Roma", ha detto Francesco.

Papa Francesco nella lettera inviata al rabbino Di Segni si associa al "lutto" dei familiari e degli ebrei romani per la morte, ieri a Roma, di Elio Toaff, " a lungo insigne guida spirituale degli Ebrei di Roma". "Protagonista della storia ebraica e civile italiana degli ultimi decenni - scrive papa Francesco - egli seppe conquistare comune stima e apprezzamento per la sua autorevolezza morale, congiunta a profonda umanità. Ricordo con riconoscenza - prosegue papa Bergoglio - il suo generoso impegno e la sincera disponibilità per la promozione del dialogo e delle relazioni fraterne tra ebrei e cattolici, che hanno visto un momento significativo nel suo memorabile incontro con San Giovanni Paolo II nella Sinagoga di Roma. Elevo preghiere all'Altissimo - conclude il Pontefice - ricco di amore e di fedeltà, affinché lo accolga nel suo Regno di pace".

Renzi, grande italiano, un gigante del nostro tempo
Elio Toaff è stato "un grande italiano, un gigante del nostro tempo". Così il premier Matteo Renzi, parlando a Rtl della morte dell'ex rabbino capo di Roma. "E' stato un grande italiano, ci sono tanti italiani che sono dei giganti, lui è stato un gigante del nostro tempo, uno di quelli che hanno fatto la Resistenza di cui in questi giorni ricorrono i 70 anni. Ricordare il nostro passato ci deve servire per fare il futuro ancora più bello. Quindi un pensiero particolare per chi ci ha lasciato ieri sera", aggiunge. "Ironia della sorte, un po' beffarda - osserva Renzi - Toaff è morto a dieci giorni dai suoi 100 anni. Stanotte sono andato in Sinagoga a Roma a omaggiare la comunità ebraica e a salutare la famiglia".

Mattarella,vorrei si intitolasse a lui una via a Roma - "Elio Toaff non va soltanto commemorato ma ne va ricordato, oggi e in futuro, l' insegnamento morale e civile". Lo sottolinea in un messaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "I tempi che viviamo - osserva - segnano una grave recrudescenza dell'antisemitismo che non va sottovalutata. Anche per questo va ribadito con forza il rifiuto a ogni discriminazione, sancito dalla nostra Costituzione. Ribadiamo il nostro sì alla vita, alla convivenza, alla sicurezza, alla libertà religiosa per tutti i cittadini. E' con queste parole, con commozione e tristezza, che rinnovo ai familiari del professor Toaff, alla Comunità ebraica di Roma e alle Comunità d'Italia, il cordoglio di tutti gli Italiani". "Nel rispetto delle prerogative del Consiglio Comunale di Roma e delle normative esistenti, confido che sarei molto lieto - conclude - dell'intitolazione di una via della Capitale a Elio Toaff, grande italiano".

"Sono rimasto profondamente turbato dalla notizia della scomparsa del professor Elio Toaff, per lunghi anni rabbino capo di Roma. Avrebbe compiuto cento anni a fine mese e avevo in programma una visita di auguri. Non è facile, in poche righe, ripercorrere per intero la vicenda umana e civile di Toaff, che si è dipanata per un lungo cammino, incrociando le fasi salienti del nostro recente passato". E' il messaggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, letto nel corso della cerimonia di saluto al Tempio Maggiore di Roma. "Vittima delle indegne leggi razziali - una delle pagini più buie della storia d'Italia - aderì alla Resistenza, nelle file di Giustizia e Libertà. Fatto prigioniero dai tedeschi - ricorda Mattarella - scampò miracolosamente alla fucilazione. Trasferitosi a Roma nel dopoguerra, si pose alla guida spirituale e morale di una delle più antiche comunità ebraiche d'Europa, sconvolta dalla deportazione del Ghetto e dalle altre persecuzioni, restituendole coraggio e voglia di vivere. Uomo di profonda cultura e di radicate convinzioni religiose - sottolinea ancora il presidente della Repubblica-, fu testimone di pace e di dialogo. La sua altezza morale lo fece diventare una figura venerata tra gli ebrei d'Italia. Ma Toaff era un punto saldo di riferimento, stimato e benvoluto, per tutti gli italiani".

Grasso, ricordo grande umanità e fiducia nel dialogo - "Di Elio Toaff vogliamo ricordare in questo momento soprattutto la grande umanità e la costante fiducia nel dialogo per superare le incomprensioni e avvicinare gli uomini di religioni e convinzioni diverse". Così il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ricorda l'ex Rabbino Capo di Roma, scomparso ieri. "Guida spirituale nei momenti più difficili del dopoguerra, ha attraversato la storia del nostro Paese lasciando una eredità ideale cui oggi rendiamo, con gratitudine, il dovuto omaggio", aggiunge. "Resteranno per sempre nel nostro ricordo le immagini dell'incontro con Papa Giovanni Paolo II nella Sinagoga di Roma e le parole importanti che furono pronunciate in quell' occasione. Ai suoi familiari e alla comunità ebraica - conclude il Presidente Grasso - invio, anche a nome dell'Assemblea del Senato, i sentimenti della più sincera vicinanza e del nostro profondo cordoglio".

Di Segni, Renzi ha detto 'perso un grande italiano' - "Ieri il presidente Renzi in visita alla famiglia ha detto che abbiamo perso un grande italiano. La persona del rabbino Toaff si estende oltre l'interesse specifico per la Comunità perché ha saputo lavorare a vantaggio di tutti gli italiani". Lo ha detto il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, a margine dell'omaggio al rabbino capo emerito Elio Toaff, scomparso ieri.

Boldrini, ricordiamo sua continua lezione di dialogo - "Esprimo il cordoglio mio e di tutta la Camera dei deputati per la scomparsa di Elio Toaff, straordinaria figura dell'ebraismo italiano. Nel servizio reso alla comunità romana, della quale è stato per lunghi anni Rabbino capo, Toaff ha dato alla città e al Paese una continua lezione di dialogo, di ascolto, di cura della memoria come strumento della crescita civile. In tempi nei quali in troppi sporcano e strumentalizzano la religione per piegarla a disegni di violenza e di sopraffazione, risalta ancora di più la testimonianza di un uomo che con la sua vita ha saputo mostrare la forza positiva della fede". Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini.

Di Segni, nella sua vita drammi e grandezze Novecento - "La storia lo ricorderà con l'icona della visita di Giovanni Paolo II che è stato un evento fondamentale nel ristabilimento dei rapporti tra ebrei e cristiani. Questo é però solo un aspetto del rabbino Toaff perché nella sua vita lunghissima si riassumono tutti i drammi ma anche le grandezze del Novecento, la distruzione ma anche la volontà di ricostruire una comunità massacrata dalla persecuzione e che grazie a lui ha riscoperto i suoi valori". Lo ha detto il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, a margine dell'omaggio al feretro di Elio Toaff, scomparso ieri sera. "Adesso siamo scioccati da questo evento inatteso - ha aggiunto - ma appena passerà questa giornata difficile speriamo di poter organizzare degli eventi degni della sua statura. Io ho moltissimi ricordi personali - ha proseguito Di Segni - Sono stato suo allievo nella scuola rabbinica da quando avevo circa 12 anni e quindi sono stato praticamente tirato su da lui. Lui si dedicava ai ragazzi con molta attenzione perché riteneva che l'investimento fosse importante. Ho condiviso con lui dei momenti molto belli e tra gli insegnanti lo ricordiamo come quello piú simpatico e pieno di esperienza di vita. E' quindi prima di tutto un ricordo personale quello che ho io nei suoi confronti. Ai giovani, Toaff lascia l'esempio di una persona che ha investito tutta la sua esistenza in un progetto educativo di trasmissione di valori che sono molto importanti in questa società così dispersa e devalorizzata. Una testimonianza, quindi, fondamentale per andare avanti".

Napolitano, coraggiosa figura antifascismo italiano - Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio stamattina al Tempio Maggiore di Roma al feretro di Elio Toaff, rabbino capo emerito di Roma. Napolitano lo ha ricordato come "una figura dell'antifascismo italiano" e ha rimarcato il suo "impegno in collaborazione con la comunità ebraica e l'intera popolazione di Roma in tutta Italia, e la collaborazione tra Italia e Israele". Napolitano ha sottolineato la sua "grande ammirazione per quel che ha fatto".

 

 

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