Rapporto Antigone sulle carceri "l'Italia è certamente tra i Paesi che spendono di più per il sistema carcerario": 150,40 euro il costo medio per detenuto, considerando che il budget è di circa 3 miliardi, ma gran parte della cifra, l'82,9% è riservata agli stipendi del personale. A fare i conti è Antigone, che nel suo rapporto annuale ha confrontato i dati sui costi del sistema penitenziario italiano con quelli dell'European Prison Observatory, e sottolinea che "su altre voci ovviamente spendiamo assai meno, e questo forse aiuta a capire la ragione dell'attuale disastro"
Nonostante la spesa, c'è ancora il 118% affollamento. I dati vengono forniti dall'associazione per i diritti nelle carceri Antigone, che oggi a Roma ha presentato il suo rapporto annuale. 'Si è avuto l'effetto positivo della fine dell'"ondata securitaria", cui corrisponde il quasi dimezzamento degli ingressi in carcere e anche il calo dei reati. Sono 53.982 i detenuti presenti nelle carceri italiane al 28 febbraio, erano 66.897 alla fine del 2011, anno nel quale sono stati assunti i primi interventi di carattere deflattivo, pertanto in tre anni i detenuti sono diminuiti di 12.915 unità'.
Sono 14 jihadisti detenuti
725 quelli in regime di 41 bis
Drastico calo delle presenze negli ospedali psichiatrici giudiziari Si è infatti passati dalle oltre 1.200 persone internate nel 2012, alle 847 di maggio 2014 fino alle 761 del 30 novembre 2014, ma continuano "gli ingressi, la media di ricoveri è di 77 a trimestre, praticamente un paziente al giorno, sintomatico di un certo schema interpretativo della magistratura che continua a ritenere l'Opg un'opzione praticabile".
Orlando, sistema esecuzione penale va ripensato
"Il nostro sistema dell'esecuzione della pena è tra i più costosi d'Europa, quasi tre miliardi, e tra i più inefficienti, con un tasso di recidiva tra i più alti. Si è propagandata sicurezza e si è alimentato il crimine
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