"Dobbiamo combattere con tutti i
nostri mezzi" per evitare che l'amianto venga screditato agli
occhi dell'opinione pubblica: dice questo un documento interno
della Eternit, licenziato nel 1976 con il consenso
dell'amministratore delegato Stephan Schmidheiny, entrato a far
parte delle carte processuali. Per i pm torinesi, che dopo
l'annullamento della condanna per disastro ambientale indagano
per omicidio volontario, il magnate svizzero fece
disinformazione.
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