Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Stop al pignoramento della casa per malata di cancro

Stop al pignoramento della casa per malata di cancro

La vittoria di Laura Bernoldi grazie alla petizione di Change.org

13 novembre 2014, 08:19

Redazione ANSA

ANSACheck

Laura Bernoldi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Bernoldi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Laura Bernoldi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Stop al pignoramento della casa, trovato l’accordo tra la paziente oncologica insolvente e la banca.

"Abbiamo trovato l’accordo: Laura non perderà la sua casa, né dovrà pagare gli interessi sul prestito e le spese legali a Fineco Bank". A dare l’annuncio è l’avvocato Gaetano Vilnò, che chiude nel migliore modo possibile la petizione, con annessa battaglia legale, lanciata da Laura Bernoldi su change.org e che ha raccolto oltre 52,000 firme.

La storia di Laura è di quelle che - purtroppo - possono capitare a chiunque: nel 2008 Laura ha un lavoro stabile, a tempo indeterminato, ma i suoi genitori si ammalano e uno dopo l’altro muoiono. Nel 2012 parte il calvario personale: cancro al seno, mastectomia, complicazioni post-chirurgiche e cure oncologiche. Dal 2008 ad oggi, Laura lavora sempre meno perché entra ed esce dall’ospedale, ha bisogno di soldi per sopravvivere e chiede un fido bancario e due prestiti a Fineco Bank. Quando le cose precipitano, però, non riesce più a pagare il debito e la banca, a novembre dello scorso anno, decide di pignorare la sua casa (un mini appartamento di 35 mq).

C’è voluto un anno di battaglia legale e di pressioni attraverso la raccolta firme su change.org, ma alla fine Laura ce l’ha fatta: pagherà solo 9,000 euro dei 12,300 dovuti alla Fineco Bank (sono stati esclusi interessi e spese legali), ma soprattutto non perderà la sua casa, un bene davvero insostituibile per un paziente oncologico.

“Vorrei che la storia di Laura sia d’esempio a tutte le persone che si trovano in condizioni simili - ha dichiarato l’avvocato Vilnò, presidente dell’associazione De.Ci.Ba (Dipartimento Europeo Controllo Illeciti Bancari) - I clienti non devono subire passivamente e le banche, quando hanno a che fare con clienti in difficoltà, dovrebbero prima provare la carta del dialogo e della soluzione condivisa, invece di partire subito con i pignoramenti”. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza