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Al Giglio si reclama il danno d'immagine

Al Giglio si reclama il danno d'immagine

Preoccupazione per lavori rimozione durante la stagione balneare

ISOLA GIGLIO (GROSSETO), 30 maggio 2014, 20:28

Redazione ANSA

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Un 'immagine di repertorio della Concordia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'immagine di repertorio della Concordia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un 'immagine di repertorio della Concordia - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Certo non è la data migliore": gli abitanti del Giglio, in attesa della conferenza dei servizi che metterà nero su bianco la scelta del porto dove smaltire il relitto e la data del rigalleggiamento della nave, non sembrano entusiasti che operazioni così delicate come rimettere in piedi la nave avvengano alla fine di luglio, in piena stagione turistica. Lo ha già detto a chiare lettere il sindaco Sergio Ortelli, di recente rieletto alla guida dell'isola, lo ripetono albergatori e operatori turistici.
    Fresco di nomina, il sindaco, ringraziando i gigliesi per avergli riconfermato la fiducia, afferma: "Davanti a noi abbiamo cinque anni di lavoro impegnativo e molti progetti ancora da completare. Compreso un obiettivo che dal 13 gennaio 2012 (giorno della tragedia della Concordia) è prioritario: rimuovere il relitto dalle nostre coste il prima possibile e tornare alla serenità di un tempo". Ma non perde occasione per ricordare i danni subiti dalla sua gente: "Poi - aggiunge - c'è la grande partita del danno all'immagine alla nostra isola e del risarcimento che giustamente spetta al Giglio e alla sua comunità".
    "Capiamo che il tempo stringe, ma certo il 20 luglio non è la data migliore, non solo per noi ma anche per gli addetti ai lavori", dice al telefono uno degli albergatori dell'isola, Andrea Fanciulli, proprietario del Bahamas che confida in uno slittamento come spesso è accaduto finora, magari alla fine di agosto e poi ai primi di settembre. Senza dimenticare che, sarebbe drammatico, si fa notare, un incidente, come uno sversamento, proprio mentre l'isola è piena di bagnanti.
    Sullo sfondo c'è il luogo finale di destinazione della nave per il suo smaltimento: in Toscana il presidente della Regione Enrico Rossi ritiene che Piombino resti l'ipotesi più ragionevole. Quanto all'ipotesi che la nave per il 20 luglio sia pronta al galleggiamento, aggiunge: "Vediamo se ci riescono.
    Trasportarla in piena stagione turistica non mi pare la soluzione migliore e se Piombino sarà pronto quando verrà il giorno della rimozione anche un bambino capisce che un giorno di navigazione è molto meglio di quattro o cinque".

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