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Predicatore Papa:'Vero nemico di Dio non è Satana ma denaro'

Predicatore Papa:'Vero nemico di Dio non è Satana ma denaro'

'E' scandaloso non rinunciare ai super-stipendi'. Padre Cantalamessa sferza gli amministratori che rubano, durante la celebrazione della Passione in San Pietro, presieduta da Bergoglio

19 aprile 2014, 11:07

Redazione ANSA

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Papa: 'Il vero nemico di Dio non è Satana ma il denaro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Papa:  'Il vero nemico di Dio non è Satana ma il denaro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Papa: 'Il vero nemico di Dio non è Satana ma il denaro ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il predicatore pontificio, padre Cantalamessa, sferza gli amministratori che rubano durante la celebrazione della Passione: "Sono come Giuda" mentre il denaro non è uno dei tanti idoli ma l'idolo per antonomasia". E si annuncia una Pasqua con il maltempo su tutta l'Italia, con freddo e neve sui rilievi.  "'L'attaccamento al denaro - dice la Scrittura - è la radice di tutti i mali'", ha sottolineato il predicatore della Casa Pontificia. "Dietro ogni male della nostra società c'è il denaro, o almeno c'è anche il denaro", ha proseguito. "Cosa c'è - ha chiesto padre Cantalamessa - dietro il commercio della droga che distrugge tante vite umane, lo sfruttamento della prostituzione, il fenomeno delle varie mafie, la corruzione politica, la fabbricazione e il commercio delle armi, e perfino - cosa orribile a dirsi - alla vendita di organi umani tolti a dei bambini?". "E la crisi finanziaria che il mondo ha attraversato e che questo paese sta ancora attraversando - ha proseguito -, non è dovuta in buona parte all''esecranda bramosia di denaro', l'auri sacra fames, da parte di alcuni pochi? Giuda cominciò con sottrarre qualche denaro dalla cassa comune. Dice niente questo a certi amministratori del denaro pubblico?". "Ma senza pensare a questi modi criminali di accumulare denaro - ha aggiunto il frate cappuccino -, non è già scandaloso che alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino la voce appena si profila l'eventualità di dover rinunciare a qualcosa, in vista di una maggiore giustizia sociale?".

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