I risultati dell'esame e della
comparazione del Dna prelevato dai resti del cadavere trovato il
26 marzo scorso sciolto nell'acido dentro un fusto, in un
capannone a Serravalle Pistoiese, dimostrano che c'è
compatibilità con il Dna di Rosario Orefice prelevato sui suoi
effetti personali. Lo ha reso noto la polizia scientifica.
Orefice era scomparso quattro anni fa senza lasciare traccia.
Per la sua morte è stato accusato il fratello Luigi, che si è
sempre dichiarato innocente.
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