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Infermiere killer condannato a ergastolo

Infermiere killer condannato a ergastolo

Uccise 5 anziani in un ospizio nel 2009. In passato era stato condannato per l'omicidio di un collega

ROMA, 31 marzo 2014, 19:36

Luca Laviola

ANSACheck

Angelo Stazzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Angelo Stazzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Angelo Stazzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

'L'Angelo della morte' non potrà più portarsi via le sue vittime. E' stato condannato all'ergastolo Angelo Stazzi, l'infermiere accusato di aver ucciso 5 anziani in una casa di riposo di Tivoli, vicino a Roma, nel 2009. Li ha uccisi somministrandogli dosi letali di insulina - e non erano diabetici - e in due casi anche psicofarmaci. Era sospettato di 7 omicidi, ma per gli altri due decessi il pubblico ministero aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa.

La Corte d'Assise di Roma ha accolto la richiesta dell'accusa e inflitto il carcere a vita a Stazzi, oggi 69/enne. Che ha accolto imperturbabile la sentenza. Un vero serial killer, già condannato a 24 anni per l'assassinio di una sua collega, Maria Teresa Dell'Unto, avvenuto nel 2001 ma venuto alla luce solo nel 2009, quando fu trovato il cadavere della donna. E proprio indagando su quel delitto gli investigatori della squadra mobile si imbatterono nella serie sconcertante di decessi di anziani a Villa Alex, giusto nel periodo in cui Stazzi vi aveva lavorato, tra gennaio e ottobre 2009 (era arrivato a dicembre 2008). La difesa di Stazzi aveva sollecitato l'assoluzione "perché il fatto non sussiste", ma i giudici hanno avallato la ricostruzione del pubblico ministero della procura di Tivoli Gabriella Fazi.

Il movente era "farneticante", secondo l'accusa: "Provare il brivido di tenere una vita umana nelle proprie mani, di decidere se spezzarla oppure no". "Un animo crudele e narcisistico", quello di Stazzi. Prima del suo arrivo a Villa Alex non c'erano mai stati malori o decessi di ospiti così ravvicinati nel tempo. Mai per coma ipoglicemico. Dopo la sua cacciata, nessun altro caso di ipoglicemia. "E la somministrazione dei farmaci era quasi esclusivamente compito di Stazzi", ha sottolineato il pm nella requisitoria. Dall'infermiere imputato, quindi, "nessuna imprudenza o imperizia - ha detto Fazi -. Lui maneggia l'insulina come un cecchino ripone la sua arma pronta all'uso". Non aveva avuto pietà neanche per la sua collega e forse ex amante, Maria Teresa Dell'Unto, che secondo la sentenza di condanna a 24 anni per omicidio aveva soggiogato fino a indurla a prestargli continuamente denaro.

Finché la donna non si ribellò e Stazzi non la uccise durante una lite, per un debito di 18 milioni di lire. Era il 2001. Indagando su quel delitto e intercettando il telefono dell'infermiere i poliziotti erano arrivati ad accusarlo di 7 omicidi di ospiti di Villa Alex. Per cinque di questi l'accusa ha chiesto e ottenuto oggi l'ergastolo. "Giustizia è stata fatta", ha detto tra le lacrime Enzo Rinaldi, figlio di Maria Teresa Cutullè, una degli anziani uccisi da Stazzi. "E questo serva anche da monito per altri operatori del settore - ha aggiunto - nell'applicare professionalità alla cura degli anziani. Anche questo rende la nostra società una società più civile".

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