Cooking show, incontri, workshop,
dibattiti, stand di vendita, degustazioni, laboratori del gusto
e di visualfood, sono "ingredienti" della la Fiera della
Biodiversità di Sicilia, giunta alla seconda edizione e al via
da oggi fino a domenica all'Orto Botanico a Palermo. La
kermesse, presentata in conferenza stampa a Palazzo
Chiaramonte-Steri, è organizzata dall'istituto della dieta
Mediterranea, insieme all'ateneo palermitano, al Comune, al CNR,
alla Regione siciliana, all'Anci Sicilia e al consorzio
universitario della Provincia di Palermo, per promuovere "una
nuova cultura dell'alimentazione". Protagonisti sono i prodotti
tipici della tradizione culinaria e agroalimentare siciliana:
visitatori e turisti potranno degustare le eccellenze made in
Sicily, assaporare le ricette degli chef Francesco, Piparo,
Salvatore Cappello e Ottavio Miraglia o le pietanze preparate da
Mario Fiorino insieme agli studenti degli istituti alberghieri
di Palermo e Cefalù. Uno speciale evento dedicato alle famiglie,
poi, è in programma l'8 maggio, giorno della festa della Mamma.
Ai fornelli si cimenteranno i più piccoli, che con l'ausilio di
genitori ed esperti del settore, potranno sperimentare la bontà
e la salubrità della "dieta" Mediterannea.
Le best practices sperimentate negli ultimi anni, poi,
saranno al centro degli incontri di questo pomeriggio, in
apertura della kermesse: dalle filiere corte, alla biodiversità
delle leguminose e dei fruttiferi antichi della manna, fino alle
aggregazioni di settore, i Consorzi, innovazioni nel marketing,
prevenzione, innovazione e tecnologia a sostegno della salute.
"Questa iniziativa si realizza grazie alle aziende e ai
produttori che hanno aderito al nostro invito - dice il
direttore Generale di Idimed Francesca Cerami - Informare e
educare sono gli obiettivo della fiera". Per il rettore
dell'Università di Palermo Fabrizio Micari: "Puntare
sull'agroalimentare è fondamentale in Sicilia - ha detto - e
l'università sta contribuendo a formare specialisti del settore
con l'attivazione del corso di laurea in scienze e tecnologie
agroalimentari". L'ingresso in Fiera è a pagamento, il ticket
costa 2 euro.
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