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Occupato teatro Mediterraneo a Palermo

Occupato teatro Mediterraneo a Palermo

Riattivate attività culturali dopo sgombero due giorni fa

PALERMO, 04 luglio 2015, 11:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A 48 dallo sgombero ordinato dal Comune di Palermo il Teatro Mediterraneo occupato, negli spazi della Fiera, riapre. Dopo le dimostrazioni di solidarietà il comitato che gestisce il teatro ha deciso di rioccupare per riavviare tutte le attività artistiche, culturali, i laboratori e rimettere dunque in funzione lo spazio di cui la città intera si è riappropriata un anno e mezzo fa sottraendolo all'abbandono, alla speculazione o alla prospettiva unica di cessione al privato.
    "Immaginiamo un luogo che nei prossimi anni consoliderà il suo ruolo di centro indipendente e non convenzionale di ricerca e di formazione, libero da imposizioni e da clientelismo, sapendosi autogestire in maniera partecipata ed orizzontale. Un luogo di incontro, di scambio e di relazioni o semplicemente di serenità, di protezione e di cura per il lavoro delle persone che lo attraversano" afferma il collettivo di occupazione. Un processo partecipativo concreto è stato avviato da associazioni, collettivi e comitati di tutta la città, attraverso la proposta di un regolamento comunale riguardante i beni comuni, come espressione di partecipazione diretta e democrazia dal basso.
    Insieme al Comitato Fieramente in Comune il collettivo del Tmo convoca per martedì alle 17 al Teatro Nuovo Montevergini il secondo incontro di discussione del regolamento.
    In una lettera aperta a Leoluca Orlando il regista palermitano Claudio Collovà dopo lo sgombero definito una ''vergogna'', aveva scritto: ''Complimenti vivissimi, caro sindaco, che nel mezzo dei casini da risolvere in questa città che ha ingenuamente avuto fiducia in te, non trovi meglio da fare che mandare via da un luogo liberato dalle macerie e dall'immondizia fisica e spirituale, degli artisti che dici di amare e proteggere''. ''Non una parola - ha aggiunto - è stata spesa per difendere l'unico luogo autogestito di questa città, non assegnato in delibere serali il 31 di dicembre di un anno qualsiasi, mai una visita è stata fatta per capire e imparare a vedere al di là del proprio naso. Complimenti davvero, ora vi sentirete in pace, voi assessori di sinistra, chiusi nelle dimore a parlare tra di voi, mentre centinaia di persone affollano serenamente ubriachi le strade del centro storico, infangate e affogate nell'alcol.
    Eppure ogni città europea ha luoghi autogestiti, autofinanziati, liberi dalle delibere consociative, liberi dalle imposizioni, dalle raccomandazioni, dalle amicizie malate e dall'appartenenza che a parole dici di avere sempre voluto combattere. Sai qual è la mia impressione? Che è proprio sull'appartenenza che il tuo potere fonda la sua irascibile presunzione di sapere come fare.
    Pochi intelligenti contro una massa di deficienti''.
   

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