/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Legambiente, in Sicilia coste inquinate

Legambiente, in Sicilia coste inquinate

''Sistema depuratori non funziona e soldi non sono spesi''

PALERMO, 17 luglio 2014, 14:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre il 60 per cento dei punti analizzati lungo le coste siciliane non superano l'esame: 16 i prelievi che hanno restituito un giudizio di "fortemente inquinato" e "inquinato" rispetto ai 26 realizzati in totale. È questa la fotografia scattata dalla campagna Goletta verde di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del Coou, consorzio obbligatorio degli oli usati, che in questi giorni ha fatto tappa in Sicilia.
    L'istantanea regionale sulle acque costiere dell'equipe tecnica della Goletta è stata presentata questa mattina, in conferenza stampa a Palermo, presso il Circolo Canottieri, da Serena Carpentieri, portavoce di Goletta Verde e Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia. E oltre il danno c'è anche la beffa: perché non solo persistono evidenti problemi nel sistema depurativo siciliano - dice Legambiente- ma i soldi da tempo disponibili e messi a disposizione dal Fondo di Sviluppo e Coesione per adeguare rete fognaria e gli impianti di depurazione (circa un miliardo di euro) rischiano di andare perduti a causa della mancata progettazione da parte degli enti preposti. Una sfida, quella della depurazione, che la Sicilia non risulta ancora essere pronta ad affrontare nel modo giusto. Tutto questo mentre anche l'Unione Europea ci chiede di fare presto: la nuova procedura di infrazione arrivata nei mesi scorsi coinvolge addirittura 175 agglomerati urbani siciliani, classificando la Sicilia tra le regioni peggiori e con il maggior numero di "anomalie" circa il trattamento dei reflui. Legambiente, così come già fatto lo scorso anno, chiede, dunque, alla Regione e alle amministrazioni locali di adoperarsi subito alla programmazione economica degli investimenti, sfruttando l'occasione offerta dai finanziamenti Cipe tutelando così uno dei più importanti patrimoni di questa terra: il mare e il sistema fluviale. Ma la mancata depurazione è soltanto uno dei problemi che affligge le coste siciliane.
    Proprio per questo Goletta Verde ha assegnato oggi la "bandiera nera" alla Regione Siciliana per la mancata redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo e per la mancata tutela del patrimonio naturale presente sulle nostre spiagge.
    "Alla Regione consegniamo oggi anche il poco ambito vessillo che Legambiente assegna a chi si è particolarmente distinto per azioni contro il mare e le coste italiane per ricordare ai nostri governanti che occorre fare presto e bene per difendere l'immenso patrimonio di questa terra che rischia di soccombere sotto il peso della mala depurazione e degli attacchi di speculatori senza scrupoli - spiega Zanna - Una mancata tutela che parte soprattutto dall'assenza Piani di utilizzo del demanio marittimo, ma anche a causa dell'abusivismo edilizio, dalla mancata emanazione dell'ordinanza di regolamentazione dell'uso delle spiagge, dell'assenza di tutela delle emergenze naturalistiche, o ancora per l'assenza di standard di qualità ambientale per i servizi alla balneazione''.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza