Palermo è fra le prime 25 città
europee per accesso dei residenti ai trasporti pubblici, ma in
pochi li usano. Emerge dallo studio "Lo stato delle città
europee 2016" pubblicato dalla Commissione Ue e dal programma
delle Nazioni Unite per gli insediamenti urbani (UN-Habitat) che
ha rielaborato dati del 2014.
Secondo il documento, che prende in considerazione più di 100
città in Europa, il capoluogo siciliano è, dopo Torino, il
secondo centro in Italia per accesso ai mezzi pubblici, con una
percentuale di "alta accessibilità" che supera il 60%.
Gli autori del report hanno distinto l'accessibilità ai
trasporti pubblici in cinque categorie: nessun accesso (più di 5
minuti per raggiungere una fermata del tram o del bus e più di
10 per una stazione ferroviaria o della metro), basso (meno di 4
partenze all'ora), medio (fra 4 e 10 partenze), alto, (più di 10
partenze per bus-tram o per metro-treni), molto alto (più di 10
partenze l'ora per bus, tram, metro e treni).
Palermo risulta avere un'accessibilità molto alta per circa il
5% dei cittadini, ma se si conta anche l'accessibilità "alta" la
percentuale sale fino a superare il 60%, poco più di quanto
registrato a Roma. Secondo il documento di Commissione Ue e
Nazioni Unite, però, appena il 15% dei palermitani usa
abitualmente i trasporti pubblici, mentre a Roma lo fa il 40% e
a Torino circa il 50% (dati 2015).
Quasi il 35% dei cittadini dichiara invece di spostarsi a
piedi in città, contro poco meno del 30% a Torino e meno del 25%
a Roma.
Il report evidenzia anche gli esempi virtuosi di Bolzano e
Ravenna come eccezioni alla regola secondo la quale nelle città
del Nord Europa le persone usano maggiormente la bicicletta
rispetto a quelle del Sud. A Bolzano lo fa il 29% della
popolazione, a Ravenna il 15%.
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