No alla richiesta di
risarcimento danni di alcuni pescatori italiani per il divieto
anticipato di pesca del tonno rosso deciso dalla Commissione Ue
nel 2008. Lo ha stabilito il Tribunale Ue, che ha respinto il
ricorso basato sul fatto che la decisione di Bruxelles li
avrebbe discriminati rispetto ai colleghi spagnoli, che avevano
avuto una settimana di tempo in più per pescare. Secondo i
giudici "tale discriminazione non è sufficientemente qualificata
per far sorgere la responsabilità extracontrattuale dell'Ue".
Il Tribunale rileva infatti che la fissazione di due diverse
date di divieto della pesca per le tonniere greche, francesi,
italiane, cipriote e maltesi da un lato, e per le tonniere
spagnole dall'altro, non costituisce di per sé una violazione
manifesta del divieto di discriminazione. Il regolamento Ue
risponde infatti all' "interesse generale di evitare un grave
rischio" per gli stock di tonno rosso e "non a quello di
tutelare" la pesca. Inoltre le tonniere spagnole sono comunque
state obbligate a sospendere la pesca in anticipo.
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