Immense pale d'altare, dipinti su
tavola di scuola antonelliana raramente esposti al pubblico,
codici miniati e volumi antichi ma anche busti, uniformi
storiche, arredi e paramenti sacri. Sono le opere d'arte che
saranno esposte dal 20 aprile al 28 luglio nel Museo diocesano
di Catania nella della mostra 'Dai monasteri e dai conventi',
dedicata al patrimonio artistico proveniente da luoghi di culto
dell'area etnea e confluito tra i beni dello Stato all'indomani
dell'Unità d'talia.
L'inaugurazione è in programnma sabato 20 aprile alle 16, mentre
l'apertura al pubblico con ingresso libero è fissata alle 17.30.
In mostra vi saranno i tesori di proprietà provenienti da siti
catanesi del Fondo edifici di culto, istituito presso il
ministero dell'Interno, che ha autorizzato la mostra. Un
racconto che, sia pure circoscritto all'area che spazia dai
comuni dell'Etna a quelli del calatino come Caltagirone,
Militello e Mineo, indaga e mette in mostra, secondo un criterio
storico-scientifico, beni e opere d'arte riconducibili ai
principali ordini monastici diffusi in Sicilia: basiliani,
benedettini, carmelitani, domenicani, francescani, agostiniani,
mercedari, paolotti e camilliani.
"Dai monasteri e dai conventi" è un progetto della
Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Catania
finanziato dall'assessorato regionale dei Beni culturali e
dell'identità siciliana. La mostra è organizzata dalla
Soprintendenza insieme alla Prefettura di Catania e in
collaborazione con l'Arcidiocesi, il Museo diocesano e il Fondo
edifici di culto, nel quale confluirono tutti i beni già
appartenuti ai religiosi.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e
il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18. Aperta inoltre
dalle ore 10 alle 13 nelle domeniche e domenica 21 e 25 aprile,
domenica 3 maggio, domenica 2 giugno e domenica 7 luglio.
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