"Dal confronto di oggi è emersa la
possibilità concreta di realizzare sinergie tra
il sindacato e la politica. Il nostro grido d'allarme, almeno in
Sicilia, è stato raccolto da chi è interlocutore privilegiato
sul territorio ma anche e, soprattutto, trait d'union con la
Politica nazionale". Lo afferma il segretario generale di
Unisin/Confsal
Emilio Contrasto al termine della tavola rotonda su
"Sviluppo dei Territori e desertificazione bancaria" organizzata
a Gibellina, in provincia di Trapani, Contrasto ha ringraziato
"l'onorevole Stefano Pellegrino per la proposta di
collaborazione alla stesura di un disegno di legge per la
conservazione di presidi bancari sui territori fragili
demograficamente o marginali in Sicilia, che potrà, al termine
dell'iter di approvazione, costituire un
elemento di cambiamento all'attenzione anche della politica
nazionale". "Abbiamo di fronte a noi un Paese a due velocità.
Ce lo dicono gli
esperti, gli amministratori e i dati che riguardano l'economia e
la presenza di sportelli bancari al Sud e nelle Isole maggiori",
ha evidenziato Emilio Contrasto. Il sindacalista ha ricordato
come dal 2012 al 2022 siamo passati, "a livello nazionale, da
32.881 a 20.986 sportelli (il 55 per cento dei quali
appartenenti a quelle di maggiore dimensione) con un divario
tra Nord e Sud rilevante".
"La Sicilia in un solo anno ha perso 24 filiali, come
evidenziano i dati Bankitalia a fine 2022.
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