Un altro atto vandalico è stato
commesso, a Marsala, ai danni del Monumento ai Mille. A
denunciarlo è la locale segreteria del Pd, che chiede al sindaco
Massimo Grillo quali iniziative intende intraprendere per
evitare che la struttura, chiusa e inutilizzata da tempo, venga
ancora presa d'assalto.
Stavolta, ignoti hanno rotto la porta a vetri che immette
all'interno del monumento dal lato posteriore. Un altro atto
vandalico era stato commesso ai primi di dicembre del 2021.
Allora, furono devastati gli interni: tavoli rovesciati, diverse
sedie rotte, scatoloni e vari documenti sparsi sul pavimento
della sala convegni.
"Ci siamo così abituati all'idea che la città sia in stato di
abbandono - si legge nel documento diffuso oggi dal Pd di
Marsala - da non guardare più a quanti edifici pubblici non solo
non siano più fruibili per i cittadini e i visitatori, ma
addirittura vengano continuamente vandalizzati, totalmente
distrutti per la continua sciatteria e incuranza da parte del
sindaco e della sua amministrazione.".
Il monumento ai Mille, costruito a più riprese, dal 1986 in
poi (a porre la prima pietra fu l'allora presidente del
consiglio Bettino Craxi), è stato inaugurato l'11 maggio del
2016. I nomi delle 1089 camicie rosse che sbarcarono con
Garibaldi l'11 maggio 1860 sono incisi su lastre metalliche. Per
realizzare la struttura in cemento armato furono necessari due
anni. Poi, nel 1988 a bloccare l'opera fu una denuncia della
Capitaneria di porto di Trapani contro il Comune. Il luogo
scelto per il monumento, infatti, era demanio marittimo e gli
enti competenti non avevano dato l'autorizzazione a costruire.
Il monumento era, dunque, abusivo. Conclusa la vicenda
giudiziaria, nel 2007, il Comune di Marsala bandì un concorso di
idee per il completamento. Ma prima del completamento, la
struttura fu a lungo comodo rifugio per tossicodipendenti.
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