I loro nomi ancora l'uno
accanto all'altra, così come lo furono nella vita, fino alla
lmorte, nella strage di Capaci, il 23 maggio del 1992. A
Giovanni Falcone, il magistrato simbolo, assieme a Paolo
Borsellino, della lotta alla mafia, ed alla moglie Francesca
Morvillo, anche lei magistrato, saranno intitolate lunedì,
giorno in cui cade il trentesimo anniversario della strage, le
due bretelle che collegano il centro cittadino con la
tangenziale.
La doppia intitolazione è inserita nel programma delle
iniziative per la "Giornata nazionale della legalità" promosse
dall'assessorato comunale alla Legalità, retto da Giuggi
Palmenta. di Reggio Calabria, proprio il 23 maggio. Le
iniziative del Comune sono state presentate dallo stesso
assessore Palmenta e dal sindaco facente funzioni, Paolo
Brunetti, nella sede del Comando della Polizia locale, insieme
al comandante del Corpo, Salvatore Zucco, al sindaco facente
funzioni, Paolo Brunetti, all'assessore alle politiche sociali
Lucia Nucera ed ai rappresentanti della fondazione "Antonino
Scopelliti" e di "Libera", Rosanna Scopelliti e Giuseppe Marino.
Manifestazioni che avranno inizio stasera con la proiezione di
una grande immagine iconica sul prospetto di Palazzo San
Giorgio, sede del Municipio, raffigurante Giovanni Falcone e
Paolo Borsellino. Lunedì, alle 15:30, l'intitolazione dei due
viali e nel pomeriggio, alle 17.57, ora esatta della strage a
Capaci, in contemporanea con tutti gli altri Comuni italiani, su
iniziativa dell'Anci, un minuto di silenzio in ricordo delle
vittime di quel tragico evento, "che provocò il risveglio
dell'intero Paese", ha detto il sindaco Brunetti.
Le iniziative si concluderanno il 25 maggio con il "Concerto per
la legalità", nel teatro Francesco Cilea, che vedrà protagonisti
gli studenti degli istituti comprensivi e delle scuole ad
indirizzo musicale della città. "Vogliamo che queste giornate -
ha affermato l'assessore Palmenta - siano per i ragazzi come
semi che crescono, che vengono piantati e che possono dare
frutti. Le idee restano e continuano a camminare sulle nostre
gambe, ma anche su quelle dei nostri ragazzi ai quali vogliamo
affidare il messaggio e l'azione di Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino".
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