"Questo aeroporto è un luogo al
contempo maledetto e sacro. Maledetto perché 50 anni fa qua
passava il flusso della droga e dei dollari, l'arrivo e le
partenze dei delinquenti che hanno schiacciato per lungo tempo
il futuro e il destino della Sicilia. Ma è anche un luogo sacro
perché è il luogo dove Falcone atterrando ha visto ed incontrato
i cittadini palermitani per l'ultima volta prima di andare
incontro al suo destino sull'autostrada verso Capaci". Lo ha
detto Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana che
ha partecipato questa mattina, nell'aeroporto "Falcone
Borsellino" di Palermo, alla cerimonia di inaugurazione della
mostra fotografica dell'ANSA "L'eredità di Falcone e Borsellino"
organizzata in collaborazione con Gesap, Fondazione Federico II
e Regione siciliana.
"Questo è un luogo che ha cambiato nome e che ricorda oggi
la traiettoria umana di due straordinari uomini di diritto non
servitori del diritto dello Stato ma interpreti e tutori dello
Stato di diritto, coloro che hanno fatto sì che la Sicilia
cambiasse e oggi tanto è cambiato grazie anche al loro
sacrificio", ha aggiunto il vice presidente della Regione. Poi
Armao ha lanciato un'idea: "Sarebbe bello che questa mostra
fosse portata al Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles dove
il prossimo settembre ci sarà una riunione plenaria". Infine, il
vicepresidente della Regione ha ricordato che anche l'Università
di Palermo ha voluto ricordare Francesca Morvillo contribuendo
alla pubblicazione della sua tesi di laurea così come era stato
fatto per Paolo Borsellino.
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