Un nuovo polo culturale in centro
a Palermo con una biblioteca di oltre 300 metri quadrati, un
auditorium, aule, una caffetteria e la risistemazione a verde di
un'area abbandonata da tempo che sarà capace di riqualificare un
intero quartiere. Questo il progetto dell'Università Lumsa
redatto dall'équipe Opificio progetti architettura (capogruppo
prof. Sergio Catalano) che prevede il restauro di un'ampia parte
dell'area dell'ex stazione Lolli e la sua riconversione in una
vera e propria infrastruttura culturale, una sequenza di spazi
aperti e a verde di circa 7.000 mq (tra cui una 'piazza coperta'
da una antica tettoia in ferro e ghisa) che si configura come un
vero e proprio parco, riconnettendo via Dante, dove si attesta
il sistema dei padiglioni ex ferroviari, con via Parlatore dove,
presso l'ottocentesco ex monastero del Sacro Cuore di Gesù, poi
Collegio Casa Bianca, è ubicata dal 1999 la sede storica
dell'Università Lumsa.
"Un'operazione culturale di grande spessore - secondo il prof.
Giampaolo Frezza, prorettore alla didattica e al diritto allo
studio dell'Università Lumsa - in una città universitaria come
Palermo aperta non solo geograficamente, sul Mediterraneo".
"Con la delibera del dirigente generale della Regione siciliana
che cambia la destinazione d'uso delle aree si avvia il processo
che porterà all'ampliamento del Campus - dice il direttore del
dipartimento di Giurisprudenza della sede di Palermo, prof.
Gabriele Carapezza Figlia - mancano ancora alcune autorizzazioni
che saranno acquisite entro l'anno. Nel 2023 partiranno i bandi
per le gare d'appalto per la realizzazione degli interventi di
recupero previsti dal progetto".
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