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In Sicilia primo sit-in a Sigonella

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In Sicilia primo sit-in a Sigonella

Poche adesioni a proteste, regolari trasporti e accesso a lavoro

CATANIA, 15 ottobre 2021, 18:38

Redazione ANSA

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Un tampone presso una farmacia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un tampone presso una farmacia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un tampone presso una farmacia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Poche adesioni alle proteste in strada e in aziende pubbliche e private, porti e trasporti funzionanti. La Sicilia sembra non raccogliere grandi adesioni alle contestazioni contro la giornata in cui diventa necessario l'utilizzo del Green pass per la maggior parte dei lavori. Anche se fa registrare una data storica per Sigonella: il primo 'sit-in' dell'aeronautica davanti ai cancelli d'ingresso della base militare italiana contro "il certificato verde a pagamento". Il presidio, a cui hanno partecipato alcune decine di manifestanti, è stato promosso dal Sindacato aeronautica militare (Siam), e si è svolto negli orari previsti: dalle 7 alle 07.25. La protesta pacifica, ha spiegato Alfio Messina del Siam, riguarda "la libertà di entrare liberamente nel luogo di lavoro senza dover mettere mano al portafoglio e di poter usufruire di tamponi gratuiti".
    I posti ritenuti 'sensibili' sono stati presidiati dalle forze dell'ordine, ma non si sono registrati disordini o problemi di ordine pubblico. Tra i posti 'controllati' anche le zone industriali. A Catania, per esempio, davanti al sito della StMicroelectronics di Catania, che ha circa 5.000 dipendenti, c'era la polizia. Ci sono stati dei presidi organizzati anche dai sindacati ai quali hanno partecipato diverse decine di persone. Un centinaio di manifestanti ha aderito al corteo di no vax che ha attraverso il capoluogo etneo scandendo slogan contro il premier Mario Draghi e il suo governo al grido di 'libertà, libertà'. Analoga protesta a Messina.
    Attività regolare e nessuna difficoltà organizzativa al mercato ortofrutticolo di Vittoria. La struttura, è la seconda d'Italia per giro d'affari con un fatturato di circa 400 milioni di euro: poche le assenze e solo un dipendente della società Vittoria mercati, che gestisce la struttura, è stato fermato all'ingresso perché non munito del certificato verde. Nessuna protesta nei porti dell'isola, né nel servizio pubblico e privato dei trasporti, che non hanno subito rallentamenti.
    Lunghe file si registrano davanti le farmacie e nei laboratori d'analisi per i tamponi anti Covid, soprattutto per quelli rapidi.
    Il Green pass è chiesto anche ai deputati del Parlamento regionale siciliano, dove è scattato l'obbligo di esibire il certificato verde per l'accesso ai locali dell'Ars. La prossima seduta parlamentare si terrà martedì pomeriggio, ed in quell'occasione lo scontro sul certificato verde potrebbe raggiungere un livello istituzionale. Il capogruppo di "Attiva Sicilia" (gruppo parlamentare composto da ex 5 Stelle) Sergio Tancredi ha fatto sapere di essere pronto a chiamare le Forze dell'Ordine se non lo lasceranno entrare all'Ars senza mostrare il green pass. Lo stesso Tancredi ha promosso un convegno, previsto a Palazzo dei Normanni il prossimo 29 ottobre, dal titolo "dalla democrazia alla dittatura" al quale parteciperanno diversi esponenti del fronte No Green pass.
    Nessun problema di rilievo viene segnalato nelle strutture pubbliche e private del settore della sanità, dove il numero dei senza certificato è esiguo. L'Asp di Palermo aveva sospeso nei giorni scorsi 36 dipendenti che non si erano vaccinati, ma 15 di loro nel frattempo hanno inviato la certificazione. Sono invece una quarantina i dipendenti dell'Azienda ospedaliera Civico di Palermo senza green pass che rischiano adesso la sospensione dal servizio. Anche un poliziotto in servizio alla Questura di Siracusa è stato sospeso perché privo di green pass. Lo ha rivelato lo stesso agente con un post sul suo profilo social: "sospeso e senza stipendio fino al 31 dicembre, poiché non in possesso dell'infame tessera verde, degna del regime nazista della Germania di Hitler degli anni '30".
    In vista dei controlli scattati da oggi c'è anche chi ha provato a fare il "furbetto". La Procura Distrettuale di Catania ha disposto il sequestro preventivo di due canali Telegram che proponevano la vendita di Green pass falsi e che sono stati oscurati.
   

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