Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Etna:Ingv, 60 milioni metri cubi magma fuoriusciti in 3 mesi

Etna

Etna:Ingv, 60 milioni metri cubi magma fuoriusciti in 3 mesi

Studio su deformazioni, rilevate anche a chilometri da cratere

CATANIA, 15 ottobre 2021, 10:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel periodo che va dal 13 dicembre 2020 al 31 marzo 2021 l'Etna ha eruttato circa 60 milioni di metri cubi di magma soprattutto attraverso fontane di lava particolarmente energetiche. Considerando il volume del materiale vulcanico accumulato nel tempo e quello fuoriuscito nei quattro mesi, si evince che le fontane di lava possono rappresentare un'efficace modalità di emissione di magma in grado di sostituirsi alle più pericolose e tradizionali eruzioni effusive sul fianco del vulcano.
    Lo rende noto lo studio Magma Migration at Shallower Levels and Lava Fountains Sequence as Revealed by Borehole Dilatometers on Etna Volcano realizzato a cura di un team di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV e pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Earth Sciences'.
    "Inoltre, il rilevamento di micro deformazioni dell'edificio vulcanico - spiega la nota dell'istituto di vulcanologia - ha consentito di individuare dei segnali precursori che anticipano il verificarsi di una sequenza eruttiva".
    "Nei vulcani a condotto aperto come l'Etna - spiega Alessandro Bonaccorso, vulcanologo INGV e primo autore dello studio - una sfida importante è quella di rilevare e interpretare le variazioni di energia anche ultra-piccole associate a eventi minori ma critici come le fontane di lava.
    Questo obiettivo è potenzialmente raggiungibile con registrazioni di deformazioni di estrema precisione (cosiddette strain) indotte nell'edificio vulcanico e rilevabili, anche a distanze di diversi chilometri dall'area craterica, dai dilatometri installati in perforazioni profonde a centinaia di metri di profondità. Nei quattro mesi considerati, la rete di dilatometri dell'INGV installata sull'Etna ha registrato precise variazioni".
    "In particolare -prosegue Bonaccorso - micro variazioni, osservate in corrispondenza degli sciami sismici avvenuti nel dicembre 2020, hanno permesso di evidenziare la migrazione di magma in superficie che ha anticipato l'inizio della sequenza eruttiva"
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza