Nuove indagini archeologiche
condotte dalla soprintendenza dei beni culturali e Ambientali e
dall'Università di Palermo nell'antico insediamento rurale di
Hyccara, nel sito della città tardo-romana e alto-medievale in
contrada San Nicola a Carini.
La campagna di scavo, che si inserisce in un contesto già
indagato in anni precedenti, si concentra sui resti di un
edificio tardo-romano (IV-V secolo), che sembra essere stato in
attività anche durante l'epoca bizantina e fino all'età islamica
(IX-X secolo). Il sito, che si trova nella piana di Carini, è
particolarmente interessante per via della vicinanza con la via
romana "Valeria". Le testimonianze emerse, infatti, testimoniano
la presenza di elementi architettonici di alto livello (marmi),
la ricchezza dei materiali rinvenuti (vetri, suppellettili di
uso domestico, vasellame), nonché un pavimento a mosaico
intercettato in un vano del complesso residenziale.
"Il progetto - evidenzia l'assessore regionale dei Beni
culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - vede
studenti e archeologi impegnati a condividere i più interessanti
risultati della campagna di scavo attraverso video-blog
trasmessi dal cantiere con finalità didattico-divulgativa, oltre
a periodici open day aperti a tutti. Una modalità di lavoro,
quella del cantiere aperto, favorita dal governo regionale, per
appassionare alla scoperta e divulgare la conoscenza del
patrimonio archeologico della nostra Isola".
Agli scavi prendono parte studenti dell'Università di Palermo
coordinati dalla professoressa Emma Vitale e dall'archeologa
Rosa Maria Cucco che fa capo all'Unità Operativa archeologica
della Soprintendenza di Palermo, diretta da Mariella Marrone. Il
team di ricerca si avvale anche del supporto della cooperativa
ArcheOfficina, già presente nelle precedenti campagne di scavo.
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