Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ordigno davanti negozio 'concorrente'

Ordigno davanti negozio 'concorrente'

Temeva per la sua attività, due arresti dei Cc nel Messinese

SANTA TERESA DI RIVA (MESSINA), 23 ottobre 2018, 07:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Fa mettere un ordigno davanti la vetrina di un negozio di Santa Teresa di Riva di 'concorrente' che vende lo stesso marchio di calzature per bambini per fermarne l'espansione e per il timore lo potesse estromettere dal mercato. E' l'accusa contestata dalla Procura di Messina a due cugini siracusani, F. G., di 43 anni e T. C.
    M., di 28, arrestati dai carabinieri in qualità di mandante, il primo, e di esecutore materiale il secondo. Sono indagati, con un terzo complice non identificato, di devastazione, detenzione e porto di materiale esplosivo. Secondo l'accusa il 5 febbraio scorso intorno alle 22.30 uno dei due cugini fece esplodere un ordigno rudimentale a ridosso del negozio danneggiando la vetrina, ma anche auto e altri negozi. Grazie a immagini di telecamere i carabinieri sono riusciti a risalire all'auto usata dall'attentatore. Il mandante nutriva rancore perché la vittima gli aveva ridotto le forniture di merce, poiché insolvente nei pagamenti, e temeva per le sue attività.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza